Emergente Pastry: designati gli otto finalisti

Si diceva dei giovani in cucina, del futuro della pasticceria, delle tendenze dessert a tavola, dei fine pasto ma non solo. Ieri, dopo una giornata – quasi una maratona – e dopo ben 66 assaggi sono stai decretati i quattro vincitori delle selezioni nord di Emergente Pastry. Tutti ragazzi al di sotto dei 30 anni, in gara anche due giovanissime che non arrivano ai 22 anni. La squadra degli undici selezionati, di cui quattro ragazze, ospitata nelle cucine di In-Presa a Carate Brianza, ha fatto fronte ad imprevisti, spazi non abituali, attrezzature e tensioni condivise con uno spirito invidiabile. Tutti i ragazzi, va detto, lavorano già all’interno di ristoranti o alberghi di altissimo livello e, nonostante la giovane età, non si sono fatti intimidire troppo dalla giuria.

Ad ognuno spettavano ben sei preparazioni: due finger dolci, due salati, un dolce da forno e un dolce al piatto, farina Agugiaro & Figna Molini,  panna  Frascheri, caffè Club Kavè e germogli edibili di Koppert Kress gli ingredienti d’obbligo. Impossibile descrivervi ogni singola preparazione; ciò che emerge è l’attenzione ai prodotti di stagione come agrumi e tanta zucca, unitamente ai dolci di tradizione locale cui ciascuno dei concorrenti ha fatto riferimento. Questi i selezionati per la finale, cui si aggiungeranno i già prescelti del centro sud, che si terrà nel febbraio 2025 a Milano, con le loro preparazioni:

– Greta Campione – Villa Naj* di Stradella, Lombardia con il dessert al forno “Cioccolato e agrumi” e quello al piatto “Gianduia, Frutti Rossi e Pinot nero”.

– Alessandro Franchi – Hotel Splendide Royal***** di Lugano, Svizzera con il dessert al forno “L’agrume in frolla” e quello al piatto “Sottobosco” mousse al cioccolato fondente, frolla, crumble al cioccolato e sale, gelato al cardamomo e gelatina al lampone.

– Sophie Varotto – Le Cattedrali Luxury Relais *****L di Asti, Piemonte con il dessert al forno “Torta Bicerin” e quello al piatto “ZZZ” zenzero, zafferano e zabaione.

– Raffael Werner – Lamplstube Gourmet all’interno dell’Hotel Lamm**** di Castelrotto, Trentino Alto-Adige con il dessert al forno “Torta Linzer” e quello al piatto “Valrhona cuvèe, more, grano saraceno”.

Una menzione particolare va ai ragazzi di In-Presa: precisi, veloci, puntuali, educati, sempre gentili e sorridenti. Un piacere vederli all’opera, soprattutto considerando che spesso questi giovani arrivano da situazioni difficili, complicate, quasi al limite e sicuramente poco incoraggianti. Qui di seguito trovate una breve descrizione di cosa è In-Presa a Carate Brianza:

In-Presa è un’opera educativa di ispirazione cattolica che si occupa di formazione professionaleaiuto allo studio e accompagnamento al lavoro e si rivolge a ragazzi in situazione di dispersione scolastica e a rischio di disagio sociale: ragazzi fragili e vulnerabili spesso già segnati da tante esperienze di sconfitta. La proposta didattico-educativa di In-Presa intende offrire ai giovani, attraverso il lavoro e lo studio, la strada per scoprire che la vita ha un senso e che la realtà è una possibilità positiva, affinchè possano affrontare con coraggio e certezza la vita. Questa introduzione alla realtà si realizza dentro un legame affettivo, educativo e formativo che i ragazzi instaurano con le figure adulte di riferimento, siano essi insegnanti, educatori, imprenditori e professionisti (veri e propri maestri per i ragazzi) o volontari.

Ultima considerazione, personale: la pasticceria è donna, per creatività e precisione. In finale saranno quattro contro quattro: una gara tra stili ed approcci diversi, sarà interessante quale tocco sarà il preferito.

La galleria delle foto la trovate in Instagram @ospitiatavola

Emergente Pastry, selezione finale nord

I finalisti centro sud sono già stati selezionati; mercoledì 23 ottobre tocca ai ragazzi del nord che si confronteranno per aggiudicarsi la partecipazione alla finale. I concorrenti, come d’abitudine, sono tutti giovani professionisti under 30 che dovranno realizzare i loro elaborati di pasticceria di fronte ad una giuria di noti Maestri pasticceri e giornalisti di settore. I primi quattro saranno ammessi alla Finale con i vincitori della Selezione Centrosud. Ogni concorrente dovrà preparare due elaborati, uno di pasticceria moderna al piatto e uno che preveda anche la cottura al forno, e dei fingers (dolce e salato). Per alcune di queste preparazioni i concorrenti avranno l’obbligo di utilizzare alcuni ingredienti forniti dagli sponsor dell’evento. La giuria terrà conto non solo della qualità tecnica e del gusto dei vari elaborati, ma porrà attenzione anche al comportamento professionale del candidato, di come si presenta ed illustra i propri dessert alla giuria, senza trascurare i dettami della sostenibilità nella loro realizzazione. Questi i ragazzi, tutti sotto i 30 anni, in gara:

– Federica Bagnarelli – Hotel Concordia – Livigno, Lombardia

– Sebastiano Catalano Puma – Portrait 10_11 – Milano, Lombardia

– Greta Campione – Villa Naj – Stradella, Lombardia

– Salvatore Condello – Borgia – Milano, Lombardia

– Federica Corvasce – Piano35* – Torino, Piemonte

– Alessandro Franchi – Hotel Splendide Royal – Lugano, Svizzera

– Alessio Novati – Park Hyatt Milano – Milano, Lombardia

– Mario Pedicini – Forestis – Bressanone, Trentino Alto-Adige

– Giulio Pini – Bianca Relais – Oggiono, Lombardia

– Raffael Werner – Lamplstube Gourmet – Castelrotto, Trentino Alto-Adige

– Sophie Varotto – Le Cattedrali Luxury Relais *****L – Asti, Piemonte

Emergente Chef, Emergente Pizza ed Emergente Pastry sono format ideati da Witaly, Luigi Cremona e Lorenza Vitali che da sempre mettono in luce le capacità e le potenzialità di giovani talenti. La gara si svolgerà a Carate Brianza nella sede di IN-PRESA, una Cooperativa Sociale che prevede la formazione attraverso vari laboratori artigianali, tra i quali la pasticceria, e l’aggregazione favorire la socializzazione in percorsi di crescita personale, incentivare la cultura della condivisone, rendere i giovani protagonisti del territorio e delle comunità.

Donne e agricoltura: spazio di lavoro e inclusione – 14 ottobre, Monastero di Astino, Bergamo.

Questo convegno, assai snello, senza fronzoli e scevro di inutili protagonismi, vede la trattazione di un tema di cui tanto si parla ma non altrettanto si fa: le donne e il lavoro, in particolare in agricoltura. Non sono femminista ad ogni costo e con uguale convinzione sono per la parità dei ruoli certo, ma solo con pari competenze. OIKOS, la cooperativa che lo organizza grazie all’esperienza di Frida Tironi, responsabile del settore vino, studia la questione dall’interno. La cooperativa OIKOS si occupa infatti anche di inserimenti lavorativi, spesso per persone disagiate. Non sciorino qui i numerosi ma essenziali interventi, li leggete più sotto. Sottolineo però l’opportunità di partecipare alle Masterclass che seguono il convegno per degustare e conoscere ottimi vini. Facendo ciò avrete modo di contribuire fattivamente alla creazione di Borsa Lavoro, un progetto che mette a disposizione borse di studio/lavoro per incentivare l’occupazione femminile nel verde e nell’agricoltura, in particolare per donne fragili o vittime di violenza. Cose concrete quindi, no voli pindarici del vedremo, faremo.
I vini sono di aziende guidate da donne, selezionati in questo caso dalla Associazione Nazionale delle Donne del Vino: tra charmat e metodo classico, tra birre e vino a confronto diretto e i grandi rossi lombardi ci sarà da divertirsi.
Fossi in voi non le perderei.

Zuppa Patate e Zucca

Confesso che da bimba le minestre, i minestroni e le zuppe erano le portate meno gradite in assoluto ma, tant’è, bisognava mangiarle ugualmente. Solo il passato era gustoso per me. Tuttavia si sa, le mamme ogni tanto sono perfide nonché intransigenti, quindi in casa nostra a tavola nulla era, come dire, rifiutabile o degno di qualunque trattativa. Adesso, complice la vecchiaia incipiente e le serate più casalinghe, ma soprattutto l’essere responsabile dei miei pasti, le apprezzo e le preparo anche. Questa l’ho fatta ieri pomeriggio quando in genere apro il frigo e guardo cosa c’è. Cipolle, patate, porro, zucca, in dispensa un barattolo di fagioli, timo e paprika dolce, un po’ di farina. Non metto quantità, ognuno si regoli secondo il proprio gusto e l’offerta del frigo.

Cosa serve: Cipolla preferibilmente non troppo aggressiva, porro, patata, zucca, fagioli in scatola (perché avevo quelli), farina, olio, burro, brodo di verdura (granulare, fatto da voi, come vi pare), timo, sale, pepe, paprika dolce. Una pentola per lunga cottura.

Come si fa: Tagliare patata e zucca a dadini, la dimensione varia secondo il gusto, io li faccio non troppo piccoli, affettare il porro a rondelle sottili. Tagliare la cipolla abbastanza sottile, farla appassire a fuoco dolce con olio e una noce di burro, non deve prendere colore. Una volta ammorbidita aggiungere un paio di cucchiai di farina e alzare la fiamma per tostare leggermente il tutto. Aggiungere porro, patata e zucca, rimestare velocemente un paio di volte a fuoco vivace e aggiungere il brodo caldo a ricoprire abbondantemente le verdure. Abbassare il fuoco e lasciar cuocere, se si asciuga troppo aggiungere brodo. Regolare di sale e pepe, a metà cottura circa aggiungere i fagioli (sempre perché sono in scatola, i miei), il timo e la paprika dolce. A fine cottura le verdure non devono essere sfaldate ma morbide. Se si preferisce si può frullarne una parte e servire il passato accompagnato da crostini di pane – nel mio caso un pane a cassetta fatto in casa e non proprio riuscitissimo 🙂 – saltati nel burro. Tutto qua.

50Sfumature di Pinot Noir, a Voghera il 5 e 6 ottobre la quinta edizione della manifestazione

Ridendo e scherzando, si fa per dire, 50SPN è arrivata alla V edizione. Una grande degustazione pubblica, cittadina e corale. Qualche numero: 93 etichette in degustazione, 53 dell’Oltrepo Pavese, 28 italiane e 12 estere, 46 le case vinicole. Le realtà coinvolte sono 148 tra produttori e luoghi di assaggio.

In conferenza stampa a Palazzo Lombardia gli assessori regionali Mazzali e Beduschi hanno sottolineato quanto espresso dai politici locali, a cominciare dal sindaco di Voghera, Garlaschelli, e dall’assessore comunale al commercio Malvicini: la necessità di una crescita del territorio dal punto di vista turistico, grazie ad una spinta enogastronomica che arricchisce la bellezza naturale dei luoghi.

Voghera si trova al centro di un contesto naturale che non ha niente da invidiare ad altre zone d’Italia: qui le colline si inseguono, le rocche e i castelli si sfidano in una terra di feudi e battaglie, tra distese di vigneti. Persino la forma del territorio ci ricorda un grappolo. Non manca davvero nulla per far esplodere quel ‘turismo lento’ di cui tutti si riempiono la bocca ma che pochi davvero, e coraggiosamente, mettono in atto da decenni; uno su tutti il Movimento Turismo del Vino di Lombardia, con Carlo Pietrasanta presidente, organizzatore dell’evento con altri testardi professionisti.

Ad ogni edizione 50SPN cresce non solo nel coinvolgimento degli operatori, siano essi produttori o commercianti. Si alza soprattutto il livello dell’offerta al pubblico: alla già collaudata applicazione DEGUSTAPP per muoversi all’interno della manifestazione, ora con LandingOltrepo si può acquistare un pacchetto turistico per il fine settimana. Vinhood, agenzia del gusto che analizza i perché e i come le persone scelgono i prodotti cibo e vino, propone il Tasting Path: una sorta di percorso personalizzato per guidare il visitatore attraverso le etichette proposte. L’emozione più grande ed unica si vivrà però sabato 5 con Pinot Noir in Scena ospitato nel bellissimo Teatro Valentino Garavani (nato a Voghera) dove, a partire dal pomeriggio, si parlerà di Pinot Noir con tre produttori, si apprezzerà un aperitivo nel foyer prima di godere di un concerto lirico con artisti di chiara fama ad interpretare le più celebri arie dedicate al vino.

Trovate tutte le informazioni e i dettagli qui: www.50sfumaturedipinotnoir.it