OOF, Olio Officina Festival: la 13° edizione

Con un programma come sempre fittissimo torna, quest’anno alla Fabbrica del Vapore, l’importante appuntamento interamente dedicato all’Olio. Da giovedì 29 febbraio a sabato 2 marzo conferenze, workshop e laboratori per bambini trasporteranno il pubblico in una totale immersione negli infiniti mondi dell’olio e dei condimenti.

Il tema di quest’anno – Olio musicale – è quanto mai attuale”, spiega Luigi Caricato, ideatore e direttore del festival . “Anche perché, come tutti gli organismi viventi, anche le piante hanno una propria sensibilità ed emettono suoni, che ora, proprio in ragione di una specifica tecnologia, è possibile ascoltare. Si potrà cogliere la plateale differenza tra una pianta sana di olivo ed una afflitta dal batterio Xylella fastidiosa”.Le melodie scaturite dagli alberi sono rese possibili attraverso l’applicazione di alcuni elettrodi sulle foglie e sui rami della pianta. Tramite un algoritmo viene convertita l’impedenza elettrica in note musicali. L’olivo diventa così il compositore che genera le note musicali, lo smartphone l’esecutore che trasmette le note generate dall’olivo, e l’essere umano assume il ruolo di direttore d’orchestra. Importante, per la realizzazione di queste esecuzioni musicali, l’apporto di Alberto Fachechi in collaborazione con la musicista Angela Trane.  In occasione del festival si potranno ascoltare delle esecuzioni in presa diretta su piante d’olivo con tecnologia Plants Play. Non mancheranno banchi di assaggio, performance artistiche e musicali, relazioni e tavoli tematici. Benvenuti i bambini, futuri palati esperti, con momenti a loro dedicati, come l’assaggio dell’olio e del pane di venerdì 1 marzo. Grazie alle numerose masterclass, a saggi guidati e percorsi gustativi tra oli italiani e abbinamenti con i cibi, la manifestazione si conferma ricca di spunti per una istantanea dello stato dell’arte dell’olio italiano.

Queste le informazioni per saperne di più:

Olio Officina Festival 2024 in breve

Quando: da giovedì 29 febbraio a sabato 2 marzo 2024

Dove: Fabbrica del Vapore, Spazio Ex Cisterne, Via Procaccini 4, Milano.

Come: Ingresso libero fino a esaurimento posti

Info e prenotazioni degustazioni e masterclasswww.olioofficina.it  e https://www.olioofficina.it/olio-officina-festival/13a-edizione/workshop

Hashtag: #olioofficinafestival #oof #oliomusicale

UFFICIO STAMPA Chiara Fossati 3477362313 chiarafoxa@gmail.com | Maly Foschi 3284556445. maly.foschi@gmail.com

Olio Officina Festival: la 12a edizione

Un programma intenso e diversificato per l’edizione 2023, un tema impegnativo e un approccio giocoso ma importante studiato per i bambini. Luigi Caricato punta l’attenzione sulla competitività dell’olio italiano che, nonostante l’indiscussa e altissima qualità, non riesce ancora ad organizzare processi produttivi più razionali, sia dalla parte agricola che commerciale.

In Italia troppo spesso le aziende conducono un’olivicoltura tradizionale di bassa densità – con ampie porzioni di terreno non occupate tra un olivo e l’altro – che affonda le radici in un modello colturale, ma anche culturale e sociologico del passato quando l’appezzamento di terreno era la “dispensa” delle famiglie che da quel terreno traevano il proprio sostentamento: tra gli interfilari degli olivi piantavano cereali, ortaggi, viti, alberi da frutto – spiega Luigi Caricato. Oggi è necessario che gli imprenditori olivicoli italiani, sostenuti da una adeguata e coerente volontà politica, decidano che cosa vogliano fare “da grandi”: se credere in una olivicoltura sistemica, unita, moderna ed economicamente efficiente, oppure produrre olio per diletto“.

Una riflessione importante che può attivare un cambiamento altrettanto significativo, attraverso un ‘salto culturale e tecnologico, che porti verso una agricoltura di precisione e, là dove possibile, anche a una olivicoltura ad alta densità, sempre rispettosa dell’ambiente e sostenibile’, dove la ricerca e l’innovazione siano parte fondante. 

Programma: https://www.olioofficina.it/olio-officina-festival/12a-edizione/programma/ 

Workshop: https://www.olioofficina.it/olio-officina-festival/12a-edizione/workshop



INSEGUENDO DONNAFUGATA: a Milano un percorso sensoriale nelle sale di Villa Necchi Campiglio

Dal 16 maggio al 22 luglio ( mercoledì- domenica 10/18) la mostra INSEGUENDO DONNAFUGATA. Le illustrazioni di Stefano Vitale, il vino e la Sicilia: un dialogo tra arte, musica, vino e letteratura, che prende forma in un percorso multisensoriale attraverso gli ambienti della Villa e che guida il pubblico, tra colori, profumi e sapori della terra e del mare della Sicilia, dalle pendici dell’Etna fino alle scogliere a picco di Pantelleria, nel cuore di Milano.

Il progetto espositivo, curato da Lorenzo Damiani, ha la struttura di un racconto che, dal semplice segno e dal puro colore, ambisce a disvelare temi universali quali il coraggio, l’amicizia, l’innovazione, l’amore per la propria terra d’origine: il carattere e i valori, che sono alla base di questa esperienza artistica e artigianale. Attraverso differenti capitoli e tappe, la mostra svela aneddoti, protagonisti e piccole grandi storie di vita e di lavoro. Quella che va in scena è la storia di una famiglia che, con capacità e passione, ha saputo valorizzare la coltivazione della vite nel rispetto dell’ambiente e del territorio, nobilitando la produzione del vino. Come in un film corale, i protagonisti si alternano nelle foto di Guido Taroni e nelle video interviste di Virginia Taroni che integrano il percorso espositivo. Si parte da Gabriella e Giacomo Rallo, fondatori di Donnafugata e di questo nome, che deriva dal più siciliano dei romanzi, Il Gattopardo, e che evoca la fuga e il rifugio della regina Maria Carolina di Borbone nelle terre dove oggi sorgono i vigneti: un sogno, tradotto in un progetto d’impresa. Fin da subito si lega al progetto Stefano Vitale che, ispirato dall’amicizia con Giacomo e Gabriella, diventa interprete appassionato dell’iconico universo simbolico di questa donna-in-fuga, e dei suoi tanti volti. Arrivano poi José e Antonio – quinta generazione di questa famiglia -, con José che, attraverso la musica jazz, sperimenta modi nuovi per comunicare il vino, e Antonio, winemaker, custode di un fare sartoriale che, con la viticoltura eroica di Pantelleria, raggiunge vette di eccellenza riconosciute in tutto il mondo: sono loro che guidano i nuovi progetti di una vicenda in moto perpetuo e, per questo, sempre da inseguire.