Chiamiamoli dunque rosa: la precisazione arriva puntuale nell’introduzione de ‘I migliori 100 vini rosa d’Italia’ Slow Food, nuova edizione. Che siano Vini di una notte o Vini di un giorno, Vin gris o Saignée , rosa corallo o intenso, tenue, chiaretto o cerasuolo: rosa sarà l’aggettivo per definirli.
Con questa premessa e con la regia del fiduciario Silvio Magni, a Bergamo abbiamo salutato l’uscita della guida al N.O.I., ristorante raccolto e curato, dove Tommaso Spagnolo in cucina e Alessandro Biffi in sala hanno preparato e servito sei portate in accordo ai vini scelti per la serata:
Masciarelli, Cerasuolo d’Abruzzo Gianni Masciarelli 2019 – Abruzzo Praesidium, Cerasuolo d’Abruzzo Superiore 2019 – Abruzzo
Marangona, Riviera del Garda Cl. Chiaretto 2019 – Lombardia
Cupertinum-Cooperativa di Copertino, Spinello dei Falconi 2019 – Puglia
Severino Garofano Vigneti e Cantine, Girofle 2019 – Puglia
Corte Sant’Alda – Marinella Camerani, Agathe Rosato 2019 – Veneto
Tavoli preparati nello spazio esterno, serata caldissima che improvvisamente, e con piacere, ci regala cinque minuti di pioggia.
Sei portate fresche, interessanti, equilibrate e appaganti: ingredienti presenti nella cucina bergamasca, ma accostati a verdure e sapori del sud.
Si comincia con piccoli amuse-bouche per proseguire con i quattro pomodori rossi e una coulis di pomodori verdi; la melanzana con alici e scamorza.
E intanto arriviamo al terzo rosa con un risotto perfetto: lo scorzone della Valle Imagna, le nocciole e le erbe aromatiche che qui sono davvero a portata di mano…
Si sale di struttura con i vini pugliesi che ben sorreggono le lumache dal gusto estivo di mentuccia e pecorino (ottime);
a seguire il coniglio, che è un concentrato di elementi che amo, i fegatelli, la cipolla, lo zenzero e il peperone crusco: davvero ghiotto.
Una Reine Claude con strachitunt e noci pecan chiude questa festa in rosa, conviviale e ricca di sfumature, profumi e sentori invitanti all’estate.
Elena Miano