Zuppa Patate e Zucca

Confesso che da bimba le minestre, i minestroni e le zuppe erano le portate meno gradite in assoluto ma, tant’è, bisognava mangiarle ugualmente. Solo il passato era gustoso per me. Tuttavia si sa, le mamme ogni tanto sono perfide nonché intransigenti, quindi in casa nostra a tavola nulla era, come dire, rifiutabile o degno di qualunque trattativa. Adesso, complice la vecchiaia incipiente e le serate più casalinghe, ma soprattutto l’essere responsabile dei miei pasti, le apprezzo e le preparo anche. Questa l’ho fatta ieri pomeriggio quando in genere apro il frigo e guardo cosa c’è. Cipolle, patate, porro, zucca, in dispensa un barattolo di fagioli, timo e paprika dolce, un po’ di farina. Non metto quantità, ognuno si regoli secondo il proprio gusto e l’offerta del frigo.

Cosa serve: Cipolla preferibilmente non troppo aggressiva, porro, patata, zucca, fagioli in scatola (perché avevo quelli), farina, olio, burro, brodo di verdura (granulare, fatto da voi, come vi pare), timo, sale, pepe, paprika dolce. Una pentola per lunga cottura.

Come si fa: Tagliare patata e zucca a dadini, la dimensione varia secondo il gusto, io li faccio non troppo piccoli, affettare il porro a rondelle sottili. Tagliare la cipolla abbastanza sottile, farla appassire a fuoco dolce con olio e una noce di burro, non deve prendere colore. Una volta ammorbidita aggiungere un paio di cucchiai di farina e alzare la fiamma per tostare leggermente il tutto. Aggiungere porro, patata e zucca, rimestare velocemente un paio di volte a fuoco vivace e aggiungere il brodo caldo a ricoprire abbondantemente le verdure. Abbassare il fuoco e lasciar cuocere, se si asciuga troppo aggiungere brodo. Regolare di sale e pepe, a metà cottura circa aggiungere i fagioli (sempre perché sono in scatola, i miei), il timo e la paprika dolce. A fine cottura le verdure non devono essere sfaldate ma morbide. Se si preferisce si può frullarne una parte e servire il passato accompagnato da crostini di pane – nel mio caso un pane a cassetta fatto in casa e non proprio riuscitissimo 🙂 – saltati nel burro. Tutto qua.

FAVE E FEGATO

Un piatto spesso presente sulla mia tavola di bambina: una portata unica, ricca, nutriente e al tempo stesso facile da fare, ecco come:

Tempo di realizzazione: 1 ora ½  tra la mondatura delle fave e la cottura.
Ingredienti per 4 persone: 3 kg di fave fresche – due o tre piccole patate – olio extravergine – sale q.b. -quattro fette di fegato di vitello freschissimo – due noci di burro – salvia – pepe q.b.

Procedimento:
Sgranate le fave fresche, mettetele in un tegame di terracotta (se l’avete, altrimenti un antiaderente), copritele di acqua fredda e portatele a bollitura. Scolatele e rimettetele a cuocere con altra acqua, salate e aggiungete le patate a tocchi. Fate bollire a fiamma bassissima fino al totale assorbimento dell’acqua. Intanto mondate le vostre fette di fegato togliendo la pellicola. Direttamente nel vostro tegame aggiungete l’olio di oliva extravergine alle fave e cominciate a mescolare molto velocemente; se la cottura è giusta a poco a poco le fave diventeranno una purea soffice. Scaldate i piatti. Prendete una padella, fate spumeggiare il burro con le foglie di salvia e cuocete il fegato mezzo minuto per parte. Salate e pepate. Preparate i piatti caldi con un letto di purea di fave e poi adagiate il fegato e la salvia croccante. Servite.