Il sugo di quando ero piccola

Il sugo dell’estate.

Lo faceva la mia mamma, che suo malgrado dovette imparare a cucinare per amore di mio padre. Ogni tanto, però, lasciava da parte le ricette elaborate che papà pescava da innumerevoli libri di cucina, e preparava questa salsa che segnava la fine della scuola e l’inizio dell’estate, le vacanze. Allora avevamo un grande orto, quindi la mamma iniziava la preparazione sguinzagliando noi piccoli a cercare e prendere i pomodori più maturi, il sedano, le carote, le cipolle e gli aromi. Nel grande giardino, non si sa perché, menta e mentuccia stavano per conto loro. Il bottino era finalmente sul tavolone di cucina, pronto, in attesa; profumava di orto, di fresco, di buono. Oggi lo rifaccio insieme a voi.

Come per tante altre ricette di casa, io non ho le proporzioni; sta all’attenzione e al gusto di chi prepara decidere se mettere più carote o più cipolle, più sedano, timo, origano o basilico, o tutti gli aromi.

Laviamo le verdure, le tagliamo grossolanamente a tocchi e buttiamo tutto, a freddo,  in una pentola per la lunga cottura, io in questo caso uso il coccio per esempio. Aggiungiamo abbondante olio, gli aromi e del sale grosso. Lasciamo cuocere a fuoco bassissimo,  coperto.

Quando le carote saranno morbide, il sugo è pronto. Lasciamolo raffreddare. A questo punto, se ancora ne possediamo uno, prendiamo un passaverdura mettendo i buchi più piccoli e pazientemente passiamo la salsa. Altrimenti frullatore a immersione, mai però blender o tritatutto, il sapore cambia notevolmente, fidatevi. Abbiamo terminato? Bene, non resta che assaggiare e regolare di sale o altri aromi.

Suggerimento 1: se durante la cottura il tutto asciuga troppo, aggiungiamo un po’ d’acqua.

Suggerimento 2: se in cottura, assaggiando la salsa risulta un po’ acida (ma se abbiamo preso dei pomodori come si deve, non capita) aggiungiamo un po’ di concentrato di pomodoro. Per carità non mettete lo zucchero.

Suggerimento 3: se usiamo due o tre diverse varietà di pomodori il risultato finale è ancora più gustoso.

(N.d.R. Avrei voluto mettere altre foto ma non ho fatto in tempo 😊)

Lingua di vitello in salsa di sedano e senape (ricetta 2)

Cosa serve:

  • 1 lingua di vitello
  • 3/4 coste di sedano bianco
  • mezza cipolla
  •  del bel grasso di prosciutto crudo
  • una noce di burro
  • brodo vegetale
  • senape forte q.b.

Come si fa:

Intanto che sbollentate la lingua per pelarla, tritate finemente il sedano, la mezza cipolla e il grasso del prosciutto facendo un soffritto nella noce di burro. Rosolate la lingua pulita e bagnate col brodo vegetale. A cottura ultimata (circa due ore) togliete la lingua,  frullate il sugo e aggiungete della senape secondo il vostro gusto, amalgamando bene la salsa ottenuta. Affettate la lingua e mettetela nella salsa  per insaporirla bene prima di servirla.

Un contorno di semplici patate bollite va benissimo, così come un bianco sostenuto e di corpo, ad accompagnare.


Lingua di vitello in salsa di sedano

La lingua, non salmistrata ma bollita o cucinata in altro modo, è uno dei piatti della cucina di famiglia che porto con me dal tempo dell’infanzia; il rito di portarla in tavola e tagliarla, la delicata morbidezza, chi preferiva la punta e chi invece la parte più grassa.

Cosa serve:

  • Una lingua di vitello
  • quattro coste di sedano bianco
  • prosciutto cotto o crudo (come preferite), in una fetta sola di circa 2/3 etti
  • uno scalogno
  • burro
  • del brodo di carne
  • sale e pepe qb

Come si fa:

Mondate se necessario la lingua e fatela cuocere in acqua per almeno mezz’ora, in questo modo potrete spellarla senza difficoltà. Intanto pulite dai filamenti quattro coste di sedano bianco, ridicendole a pezzetti; tagliate il prosciutto allo stesso modo e lo scalogno.  Tritate tutto insieme.

Una volta pulita la lingua, in una pentola dai bordi alti e a misura della lingua, fate soffriggere il trito nel burro. Rosolate la lingua, versate il brodo e lasciate cuocere a fuoco lento.

Quando la lingua è cotta e morbida, toglietela dalla pentola e lasciatela raffreddare, poi tagliatela a fette (o dadi, se preferite). Con il minipimer frullate il sugo di cottura fino ad ottenere una salsa densa e cremosa (se è troppo liquida correggete con un filo di farina).  Rimettete la lingua nella salsa e scaldate di nuovo fino al momento di servire.

Una alternativa può essere quella di aggiungere un paio di patate in cottura e frullarle insieme al resto.

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